Ho lavorato per 4 mesi prima di non essere rinnovato senza alcuna motivazione. Orari di lavoro inadeguati al carico di lavoro previsto
L'esperienza lavorativa come portalettere è molto più stressante, impegnativa e spesso lasciata al caso rispetto a ciò che ci si può aspettare dalle due/tre giornate di formazione che si tengono all'inizio. Premetto che la formazione iniziale è del tutto inadeguata. Si fa il minimo obbligatorio per legge, ovvero cenni sulla sicurezza del lavoro e poco altro. La mansione si impara a proprie spese dal primo giorno. Molto dipende dai centri di recapito in cui si ha la fortuna di capitare: alcuni centri sono più incasinati rispetto ad altri. Meglio quindi informarsi prima di fare la scelta iniziale della sede.
In questa crisi del mercato del lavoro, una mansione che non richiederebbe formazione universitaria, di fatto è affidata a ragazzi giovani, perlopiù laureati che con la prospettiva di lavorare per un'azienda importante, si trovano a fare un mestiere fisico, che presuppone molta esperienza sul campo, con orari di lavoro non congrui a quelli stabiliti da contratto. A me, come alla maggior parte dei miei colleghi entranti (ctd, contratto tempo determinato), sono stati affidati gli orari su 6 giorni, con 6 ore giornaliere (36 totali). Sono gli stessi orari che effettuano di norma i postini a tempo indeterminato che lavorano sulla Linea business (recapito pacchi e raccomandate). Di fatto però noi Ctd, siamo pedine jolly da impiegare dove serve. Spesso dunque si va a sostituire Postini ordinari a tempo indeterminato (posta e raccomandate) che lavorano a 7 ore su zone fisse. Ques
ProSolo la puntualità dello stipendio (il 27 del mese)
Ho lavorato come consulente finanziario in Poste per anni, e smettere di farlo è stata la cosa migliore lavorativamente parlando. Ci sarebbero talmente tante cose da dire che rischierei di perdermi, quindi elencherò una più comoda lista di pro e contro.
Pro:
- orario: l'orario di lavoro è probabilmente il vero vantaggio di questo posto. Avere o mattina o pomeriggio libero è veramente utile.
Contro:
- retribuzione: praticamente si viene pagati meno di un normale operaio, nonostante si richieda (almeno sembra) una laurea. Vedere colleghi (a sportello e non) che sebbene parlino a malapena l'italiano e non riescano dopo soli 30 anni di lavoro ad aprire un libretto postale prendere 50€ in meno di te beh, ti fa parecchio rosicare. Stipendi da fame, ridicoli, lontano anni luce da quello di qualsiasi bancario o operaio specializzato. Premi produzione unica salvezza, ma arrivare ad incentivazioni risulta moooolto difficile ed il gioco non vale la candela.
-buoni pasto: "eh ma almeno hai i buoni pasto!"--> 3,5€ di buono pasto non ci compri manco un panino. Nessuna delle aziende che conosco fa dei buoni pasto di questo importo ridicolo.
-Carriera: o sei fortunato e vai in un ufficio che marcia da solo, altrimenti sprofondi nella mediocrità e nell'impossibilità di emergere. Le promozioni vanno a simpatia, fortuna di essere al posto giusto e capacità di arruffianarsi i capi. Scandaloso anche come vengono erogati i bonus personali: a discrezione della filiale (quindi in base a con
Azienda enorme, economicamente affidabile ma lavoro a volte organizzato in modo caotico
Ho svolto la mansione di portalettere: avviso per chi si basa sui luoghi comuni di 30 anni fa e crede sia facile e rilassante: NON è (più) cosi, è esattamente l’opposto, il lavoro è pesante (si), fisicamente impegnativo, a ritmi sostenutissimi, le zone da coprire posson essere molto ampie e complesse e i prodotti da consegnare sono diversi e con trattamenti di presa in carico e consegna molto diversi tra loro: vi ci vorrà ALMENO un mese solo per capire come organizzarvi il lavoro in modo efficiente. Le giornate lavorative sono estremamente variabili: un giorno potreste finire 2 ore prima e stare a girarvi i pollici, il giorno dopo riuscire a stento a finire in orario, andando come pazzi e fermandovi x ‘sosta fisiologica’ appena un paio di volte (scordatevi pause pranzo almeno per i primi mesi: panino in auto e via).
Detto ciò se amate lavorare x conto vostro è l’ideale, nessuno vi dirà cosa fare e come (ovviamente dovete rispettare le procedure, ma capirete in fretta che è l’unico modo di evitare deleterie perdite di tempo) e capire molto in fretta cosa fare, come e quando, xké fermarsi e tornare indietro a rifarlo sarà garanzia di non riuscire a completare il giro e consegnare (neanche lontanamente) tutto. Una volta ‘preso il giro’ però se amate lavorare da soli, come detto, è l’ideale. Non ostante ognuno abbia la propria zona e il proprio carico, almeno nel centro di distribuzione a cui ero assegnato io (ma potrebbero spostarvi, se vi rinnovano il contratto) la qualità uman
ProTrattamento economico, visti i tempi.
ControLavoro intenso, stressante, a ritmi molto alti, esposto ad intemperie e a volte caotico
Lavoro differente dalle aspettative, scarsa attenzione del management verso i dipendenti.
Sono stato assunto in Poste a Giugno 2020 come Specialista consulente finanziario, applicato nella Filiale di Torino 1. Durante i primi tre mesi, ovvero quelli di prova, io e gli altri nuovi assunti siamo stati impiegati allo sportello, contrariamente a quanto ci era stato comunicato all’inizio, ovvero un periodo allo sportello di 2-3 settimane per imparare l’operatività di base di un ufficio postale.
La permanenza allo sportello era tesa a valutare le nostre abilità commerciali, valutate in base alla vendita di sim per il telefono e contratti di linea fissa per il telefono di casa e in base a questo avrebbero poi deciso se mandarci via o meno passati i primi tre mesi (durante i quali, per contratto, si può essere mandati via senza giustificato motivo). Durante questi primi 3 mesi non ho avuto la possibilità di essere valutato in sala consulenza e di fare affiancamento con un consulente senior. L’articolazione delle nostre giornate prevedeva la mattina allo sportello e il pomeriggio telefonate ai clienti per conto di altri consulenti degli uffici che sono sotto la Filiale di Torino 1. Le ore fatte ogni settimana erano circa 50/55, pagati per 36. Per i neolaureati che intendono seguire un percorso di questo tipo in Poste, ci tengo a dire che è un percorso di tipo esclusivamente commerciale e più di tutto conta saper vendere. Le competenze acquisite durante la laurea magistrale in economia (requisito per candidarsi alla posizione) possono essere utili, ma NON sono assolutamen
Assunto come aspirante promotore finanziario nel 2015 non è mai partito il progetto, e vogliono far credere che le persone assunte non sono state in grado di portarlo avanti (infatti tutti i promotori hanno avuto una valutazione non in linea). Non ci hanno mai dato indicazioni su come sottoscrivere contratti fuori sede, su come archiviare i documenti, non avevamo le abilitazioni per operare, non avevamo pc, cellulari e bigliettini da visita. Ci avevano detto che avremmo lavorato su 5 giorni invece ci hanno ricollocato in sale consulenza dove si lavora fino al sabato, ci sono pressioni commerciali assurde, si vende senza etica per assecondare le richieste dei capi. Non esiste libertà di pensiero e democrazia, vige un regime arcaico e i nostri responsabili sono delle capre che dovrebbero solo raccogliere le patate infatti tendono a fare terrorismo psicologico sui lavoratori Ci costringono a trattenerci oltre l'orario di lavoro perché "dobbiamo imparare" (peccato che non ci paghino un centesimo di straordinario nè vengono conteggiate in banca ore). Lo stipendio é misero e i ticket sono di 3,50 euro (neanche un panino) La cosa più squallida sono i sindacati che vanno a braccetto con l'azienda, gli avanzamenti di carriera si basano su quante adesioni al sindacato porti. Per i poveri comuni mortali non esiste prospettiva di crescita e sembra tutto bloccato e impossibile ( anche un semplice trasferimento di ufficio postale risulta complicato se sei tu a chiederlo). Una realtà davver
ProSolidità aziendale
ControPressione, stipendio, impossibilità di avanzamento carriera, disorganizzazione
Ambiente di lavoro caotico ed estremamente disorganizzato.
Nessun tipo di formazione e/o trasmissione di conoscenze preliminari utili al fine di inserirsi con qualche competenza (almeno per non affogare già dal primo giorno), in particolare riguardo all'utilizzo palmare e alla gestione della posta, che risulterà fondamentale per portare a termine il lavoro.
Comincio il primo giorno e vengo buttato in uno spiazzo dello smistamento ad impazzire cercando di incasellare la Posta, cosa alquanto difficile poichè non conosco nemmeno una via. Il secondo giorno vengo mandato in gità con un collega, che perlopiù mi ignora, e si limita a farmi imbucare qualche lettera di secondaria importanza in via isolate, ma del tutto restio a spiegarmi l'organizzazione del lavoro e l'utilizzo del palmare (training ridicolo). Lo stesso avviene con il resto dei colleghi ai quali preme solamente terminare il loro lavoro facendomi sentire un peso, e addirittura infastidendosi al mio chiedere e/o domandare. Non esiste una figura addetta alla formazione e all'addestramento, processo fondamentale per imparare a compilare atti giudiziari, avvisi e notifiche, che solamente sul campo ci si rende conto di quanto sia difficile a causa dei numerosi codici e fogli da compilare i quali devono seguire procedure predefinite, le non possono assolutamente essere sbagliate. Vengo ''gettato nella mischia'' quindi nei giorni successivi a consegnare dapprima posta ordinaria, col solo aiuto di una mappa stampata male (?
ProPaga di 1200
ControStress acuto, lavoro sotto estrema pressione, Management incompetente
Ottimo stipendio, ma trattamento quasi da schiavi per mancanza di sufficiente personale
Ho lavorato 8 mesi allo smistamento, come ctd.
Stipendio molto buono, lavoro semplice,
ma peccato per come è stata gestita.
Intanto, buona parte del lavoro si poteva fare benissimo da seduti, invece si era COSTRETTI a stare IN PIEDI TUTTO IL TURNO (7h30 compresa pausa di 15 min), ho dovuto comprare una fascia per stringere la schiena, altrimenti mal di schiena lancinante, giorno dopo giorno, e ogni tanto scappavo a sedermi in bagno.
Alcuni capiturno bravissimi e umani (ci lasciavano sedere), altri che facevano le ronde e minacciavano lettere di richiamo se ti trovavano seduto o addirittura a parlare (quando loro, con chi era meritevole delle loro preferenze, guardavano pure le partite sul cellulare, invece di richiamarli perché non lavoravano)
Verso la fine del contratto siamo rimaste solo in 9 a fare, in un turno solo, un lavoro che prima veniva svolto da minimo 15/18 persone (lasciate a casa per il decreto dignità) su 2 turni.
Ovviamente non si riusciva mai a finire in orario, perché la mole di prodotto che arrivava era la stessa di prima, e venivamo 'gentilmente invitate' (leggasi costrette, velata minaccia di non rinnovare il contratto, come poi ovviamente è successo, grazie decreto dignità) a fermarci quasi ogni giorno a fare a volte 1,a volte 2, a volte 3h di straordinario (pagato, ma chiesto il giorno stesso, ogni volta, senza lettera scritta e preavviso di qualche giorno), ma così, spesso senza poter rifiutare (altre volte invece ci imponevamo e ce ne
ProStipendio, buoni pasto, lavoro abbastanza piacevole e vario
ControStraordinari praticamente imposti, divieto di sedersi per tutto il turno, mobbing da alcuni capiturno e alcuni colleghi indeterminati
ottimo lavoro ed ambiente ma nessuna possibilità di stabilità
Ho lavorato per Poste Italiane tra il 2006 ed il gennaio 2008 con 3 (!!)contratti a termine di 3 mesi ciascuno come avevano l'abitudine di fare a quel tempo,in 3 uffici diversi della provincia di Firenze Mi sono sempre trovato molto bene sia come ambiente di lavoro che come mansioni da svolgere ed organizzazione del lavoro,visto che sono soprattutto i postini che si devono organizzare la giornata.Anzi,specialmente durante il 2° contratto per l'ufficio di Novoli a Firenze ho avuto la possibilità di svolgere al meglio il lavoro e,con tutto l'impegno che c'ho messo sono riuscito a lasciare con tutte le zone di consegna che ho coperto,libere da tutta la posta arretrata che c'ho trovato e lasciata lì in una cesta a continuare ad accumularsi.E posso dire che mi sono sentito anche ringraziare da chi gestiva gli uffici,sempre,per l'impegno e la serietà che ci mettevo.Però,per Poste,tutto ciò non vale proprio nulla.Da qualche anno non fanno mai più di un contratto a termine trimestrale (max) e questo solo per una-due volte l'anno max.onde evitare eventuali ricorsi da parte di chi viene assunto.Cosa che comunque non serve a nulla visto che,con tutte le leggi che hanno fatto negli ultimi anni per favorire questo loro comportamento e tutti gli accordi stabiliti con i sindacati che hanno solo continuato ad avvalorare questa loro maniera di rendere sempre più instabile il mondo del lavoro,di ricorsi non ne perdono più uno.Quindi,oltre ad aver perso il lavoro,aver perso il successivo rico
Proambiente molto buono e possibilità di organizzazione
Controassoluta instabilità e mancanza di possibilità di carriera
Ho avuto la possibiltià di lavorare 9 mesi come portalettere ,grazie all'agenzia interinale Adecco.
Sono stata rinnovata 2 volte,ma essendo stata assunta da agenzia non ci sarà possibilità di essere assunta più in la, in graduatoria.
Il lavoro è bellissimo, molto vario e articolato, mulltitasking, si lavora poco in ufficio, è un lavoro dove ti gestisci da solo, col tuo bel liberty o auto aziendale.
Prima di fare la postina, pensavo : che cosa fa il postino? imbuca la posta, semplice. è sempre colpa del postino se arrivano le bollette scadute.
dopo, invece , mi sono ricreduta. non è un lavoro per tutti, per i primi 15/20 giorni, ci si sbatte x imparare le vie, i cognomi e piccole problematiche con l'utilizzo del palmare e stampante.
poi superato questo, è tutto in discesa, quanta gente ho visto dimettersi dopo 1 giorno o 2 di lavoro. la causa principale era l'utilizzo del liberty, se non si è pratici si cade...se si è pratici anche, perchè la moto è bella carica di posta.
bisogna rientrare in ufficio entro le 17,00 perchè la posta non consegnata va rimessa nel casellario oppure va lavorata. non parliamo delle multe. ogni avviso, 10 minuti di lavoro in ufficio.
l'amarezza è di non aver potuto imbucare tutto il casellario intero, perchè non si ha una minima idea di quanta posta c'è da consegnare, pubblicità una marea....e quindi dovevo dare priorità a raccomandate, patenti,carta identità, passaporti, pacchi amazon e zalando.poi se c'era spazio in moto e tempo, si imbuca altra
Probuoni pasto, stipendio, giorni di straordinario, e giorni lavorativi.
Controgestione molta scarsa, poca attenzione per il cliente
Una volta il postino era un posto di lavoro sicuro. Oggi non è più così. Sono uno dei tantissimi Portalettere CTD, ho fatto complessivamente 7 mesi lavorativi e poi tanti saluti. Ambiente di lavoro simpatico, dinamico e molto disponibile. Ho iniziato i primi mesi a lavorare dal lunedì al venerdì mattina dalle 7.30 alle 14.42 con qualche sabato di straordinario dalle 8.00 alle 12.00/12.30. Successivamente con la novità dei giorni alterni e delle linee business i turni sono così composti: 8.30-15.57; 10.30-17.57; 13.30-20.57. Sabato sempre straordinario dalle 8.00 alle 12.00/12.30.
La giornata comincia con lo smistamento della posta ordinaria secondo la zona dei paesi o della porzione di città assegnata. Le lettere vengono inserite nell'apposito casellario, il quale contiene tutte le vie. Particolare attenzione alle lettere estere ed ai prodotti come Posta4, Posta1 o Evolution, in quante contengono un codice da acquisire prima di imbucarle. Dopo un po' di tempo chiamano da un altro ufficio, chiamato anche "gabbia" per i pacchi, atti giudiziari o raccomandate. Questi ultimi devono essere registrati e salvati sul palmare, per poi poterli di nuovo acquisire e farli firmare ai destinatari successivamente. Dopo essere andati in gita con l'apposito strumento si inizia il giro. Ovviamente il giro dura secondo la quantità di posta che si ha a disposizione. Imparando la zona, a seconda dell'orario di uscita dall'ufficio si può gestire come si vuole, anche senza seguire il percorso in
Prostipendio puntuale che spacca il secondo. Buoni pasto.
Controcontratti per "accontentare un po' tutti"
Domande e risposte su Poste Italiane
Poste Italiane sostiene la tua continua crescita con corsi o altre attività formative?
Domandato in data 3 gen 2018
No perché si lavora pochi mesi
Risposto in data 7 dic 2020
No, non è possibile
Risposto in data 10 ago 2020
Da quante ore è composta in media una giornata lavorativa presso Poste Italiane?
Domandato in data 2 gen 2018
Sul contratto sono 36 ore settimanali a tempo pieno,ma si lavora almeno 10 ore al giorno.
Risposto in data 22 giu 2022
Schiavitù, totale ignoranza Dell art 29 CCNL poste, si affidavano le linee business da 7.12 a ctd di 6 ore. Sfruttamento totale, per poter uscire alle 10.30 e fare la zona bisognava presentarsi alle 8.30 per organizzare tutto altrimenti si sfora a nell'orario.
Risposto in data 2 apr 2021
È possibile passare da un tempo determinato a indeterminato come portalettere?
Domandato in data 22 mag 2019
Adesso, dopo aver lavorato per tre mesi, è possibile, come tempo fa, fare ricorso per il cambio da determinato ad indeterminato, basta trovare il giusto studio legale
Risposto in data 3 ott 2021
No, ormai il contratto indeterminato è un lontano ricordo
Risposto in data 10 ago 2020
Qual è l'iniziativa più interessante che Poste Italiane organizza per i propri lavoratori?
Domandato in data 3 ott 2018
Riunioni collaborative
Risposto in data 3 apr 2022
Corsi di sicurezza e prove per portabilità mezzi
Risposto in data 4 ott 2021
Com'è strutturato il colloquio di lavoro in Poste Italiane?
Domandato in data 5 feb 2018
Per accedere al test online basta mettere il cv sul sito delle poste o c'è un'altra procedura?